La strada del Monte Grappa e di Passo Rolle taglia in senso longitudinale la Valle del Primiero; i ramali – che si staccano all’altezza d’Imer per salire sulla destra idrografica e di Tonadico per proseguire in direzione est – portano l’uno al passo della Gobbera, nella Valle del Vanoi e al Passo Brocon e l’altro nella Val Canali, al Passo Cereda e quindi nell’Agordino.
Sul fondo scorre il Cismon che, scaturendo dal Rolle, raccoglie via via i contributi dei corsi d’acqua provenienti dalle con valli: del Vanoi, del rio Canali e del rio Noana. L’orografia trova i massimi vertici nel Gruppo del Lagorai, nel Gruppo delle Pale di San Martino, nelle Vette Feltrine. Ma sono questi anche le migliori espressioni dal punto di vista dell’eleganza, della grandiosità, della strutturazione.
Le località del Primieroto godono del riflesso positivo della vicinanza di San Martino di Castrozza (frazione del Comune di Siror) e hanno una accentuata caratterizzazione per una villeggiatura familiare, per un soggiorno di quanti non possono andare al di sopra dei mille metri, di chi vuol stare presso l’alta montagna distendendosi nella pace e nel verde della fascia prativa e delle resinose che le stanno al bordo. A pochi chilometri si trova la suggestiva Val Canali. Questa si apre dietro le rovine del Castello della Pietra, che incoronano i massi erratici trascinati dal ghiacciaio, e anch’essa ha il suo laghetto: quello di Welsperg. E’ una delle più belle delle Alpi, com’è bella nel suo aspetto selvaggio la Val Noana, insinuata fra le Vette Feltrine. I piccoli villaggi di un tempo ora si sono fatti grandi, accoglienti, attrezzati.
La bella conca del Primiero dominata dalle Pale di San Martino (foto primor.altervista.org)
Provenendo da sud, il primo paese che si incontra è Imer, posto subito dopo il bivio per il Passo Gobbera e il Vanoi e sovrastato dal Monte Vederna. Subito dopo si trova Mezzano e in pochi km a Fiera di Primiero che deve il suo nome al fatto che già nel 1400 era il centro fieristico ed amministrativo di tutta la valle. Questo grazioso borgo, famoso per aver dato i natali a Luigi Negrelli, ideatore del canale di Suez, è ricco di negozi, boutique e locali di ritrovo caratteristici.
Sulla sinistra idrografica dei torrenti Cismon e Canali si trova invece Transacqua, con le due frazioni di Ormanico e Pieve. Di notevole interesse la settecentesca parrocchiale di San Marco e il nobile palazzo Someda, edificato alla fine del Cinquecento e appartenuto a una ricca famiglia di commercianti del legno.
Subito dopo il bivio che porta al Passo Cereda si trova il paese di Tonadico, che presenta numerose testimonianze storiche per essere stato il centro politico della comunità di Primiero e del capitano che reggeva la giurisdizione del Castel Pietra, arroccato a nord del paese. Sopra l’abitato si trova la piccola chiesa di San Vittore, edificata nell'XI secolo.
Sul versante che da Passo Cereda degrada verso il bellunese, al confine orientale del Trentino, il comune di Sagron Mis è costituito dai due paesi distinti, distanti circa 3 km, e da alcune piccole frazioni (Matiuz, Pante, Casere, Marcoi, Vori). Mentre Mis è sparso su una conca prativa sulla destra della statale, Sagron è arroccato su una altura alla confluenza dei torrenti Mis e Pezea.
Siror, comune più settentrionale della Valle del Primiero, si trova invece lungo la statale del Rolle che conduce a San Martino di Castrozza. Il suo caratteristico centro storico è ricco di belle fontane in pietra e di affreschi popolari lungo le facciate delle abitazioni. Da visitare la parrocchiale di dedicata ai Santi Andrea, Valentino e Lucano (del XIV secolo, ma ricostruita nel 1720) e la vecchia sede municipale con affreschi cinquecenteschi, situata nella piazza centrale del borgo.
Chiesa parrocchiale di Siror (foto http://www.siror.eu/)
Questa severa costruzione, edificata nel XV secolo in stile tardo-gotico, già sede del “giudice minerario” ai tempi di Sigismondo, duca d’Austria e conte del Tirolo, ospita oggi un piccolo museo etnografico ed è sede di mostre temporanee. Al piano rialzato, dove inizia la sezione attività artigianali, vi è la sala dedicata al fabbro con attrezzatura proveniente da una fucina della zona, attiva fino agli anni Settanta. Al primo piano vi sono gli strumenti del falegname, del sellaio, del seggiolaio ambulante, quindi le sezioni filatura e tessitura, oggetti di uso domestico, fienagione e coltivazione, infine attività casearia. Il secondo piano è dedicato alle miniere, con l’esposizione di strumenti, minerali, documentazione fotografica, e all’ingegnere Luigi Negrelli, il famoso ideatore del canale di Suez, di cui sono ricordate anche le numerose opere in campo stradale, ferroviario, idrico e architettonico.