Alla Barricata, poco dopo Castelnuovo, si lascia la strada della Valsugana per salire verso Strigno e continuare sì da raggiungere il Tesino. E’ preannunciato da Bieno; gli altri abitati si trovano più discosti: sono quelli di Pieve, di Cinte e di Catello, messi a cavallo del torrente Grigno proveniente dal laghetto di Cima d’Asta.
La tradizione economica più marcata è quella silvo-pastorale; ma la più appariscente è senz’altro (o meglio lo è stata fino a pochi decenni fa) la piccola attività commerciale espressa in forma girovaga. Il via è stato dato da quel Gallo che nel 1600, a Castello, si diede produrre pietre focaie per fucili che smerciava in mezza Europa assoldando i propri compaesani. Da Pieve originò la produzione di stampe e immagini a soggetto religioso che, con lo stesso sistema girovago, furono portate fino in Russia. Non tutti i merciaioli esercitarono per l’intera vita un commercio siffatto, perché molti di essi si fermarono all’estero aprendo negozio e raggiungendo talora posizioni economiche e sociali di gran rango. Al giorno d’oggi la conca tesina vede un bel movimento turistico in continua espansione. Anche in epoca invernale grazie agli impianti di risalita e alle piste del Passo Brocon e delle Marande.
La zona è pittoresca (come i costumi delle sue donne) e alle spalle tiene un territorio grandioso e suggestivo: li Gruppo del Lagorai. Come la Val di Fiemme, quella di Fassa e quella del Primiero, anche il Tesino ha conservati i suoi vecchi costumi. Non s’indossano tutti i giorni gli abiti tradizionali, ma fanno la loro apparizione nel corso di manifestazioni o in occasione di particolari cerimonie. Sono abiti vivaci e differenziati a seconda della condizione civile di chi li porta.
Pieve Tesino (foto www.tesinoambiente.eu)
Spazi immensi, laghetti alpini e natura allo stato puro ne fanno il gruppo più amato da chi desidera vivere la montagna in silenzio. La catena del Lagorai si estende da Passo Manghen a Passo Rolle toccando Cima d’Asta. Sono 40 chilometri di montagne, costellate di laghetti da cui il gruppo prende il nome. Metà di indiscussa fama per escursioni e circondata da alcune tra le più belle valli del Trentino, la Val di Fiemme a nord, l’Altopiano di Pinè a ovest, la Valsugana a sud e la Valle del Primiero a est.
La conca del Tesino, un paradiso per gli amanti delle escursioni e del relax, si sviluppa nel versante sud del gruppo del Lagorai.
Da malga Sorgazza (1450 m), a 11 km da Pieve Tesino, in tre ore di cammino è possibile raggiungere il rifugio Cima d’Asta, a 2473 metri di quota, di proprietà della Società Alpinisti Tridentini, sezione trentina del C.A.I. Si trova ai piedi della parete sud del massiccio di Cima d’Asta, sul ciglio di una diga morenica naturale che delimita il laghetto omonimo, e si affaccia su un ampio anfiteatro montuoso. È il punto di partenza per le ascensioni alla vetta di Cima d’Asta o per le traversate verso la zona orientale del Gruppo di Lagorai, verso la zona di Passo Cinque Croci e Val Cia.
Laghetto nel Gruppo del Lagorai (foto www.masopalu.it)
Abitato fin dalle antichità e attraversato da una delle più importanti strade Romani, la Via Claudia Augusta Altinate, Castello Tesino (871 m) è il più popoloso centro della conca del Tesino. Complici il paesaggio, il folklore, le buone strutture alberghiere ed extralberghiere, i rinomati impianti sciistici e il tranquillo ritmo di vita, è una apprezzata località turistica. Il paese possiede le più vaste distese di bosco del trentino ed è il punto di partenza ideale per passeggiate ed escursioni. Meriano una visita la chiesetta quattrocentesca di Sant’Ippolito con il suo prezioso ciclo di affreschi, la grotta di Castello Tesino, il ponte Romano, gli scavi retici, il museo del legno, il parco La Cascatella, l’altipiano di Celado, le Marande con gli impianti di risalita, il Passo Brocon con il famoso “Trodo dei Fiori” e le numerose malghe che punteggiano i pascoli.
In località Pieve Tesino si trova il centro di golf a nove buche denominato “La Farfalla”, aperto da giugno a settembre.