A nord di Trento due strade salgono pressappoco in parallelo portandosi a mezzacosta dei monti che l’ultimo corso dell’Avisio ha inciso nel porfido. A Lases quella di mattina si unisce alla strada che si stacca dalla Valsugana per proseguire insieme fino al lago di Stramentizzo non si fonde anch’essa con la gemella che segue la valle sul fianco destro.
L’ambiente è piuttosto duro e povero. Brevi terrazzamenti hanno offerta la possibilità di edificazione e poca terra per un’avara agricoltura. Supporto di questa economia è la vite: coltivata con sistema intensivo, sfruttando ogni lingua di terra ricavata con fatica improba sulle pendici esposte a mezzogiorno, dà una produzione considerevole. La qualità, per la natura del terreno, è veramente eccellente. Dove non c’è la vite cresce il castagno e al di sopra vegeta il bosco misto. Di mano in mano però che si risale l’Avisio, succede sempre più fitta la selva delle resinose.
Altra importante fonte di reddito della valle è l’estrazione e la lavorazione del porfido.
Ma maggiore attrazione della Val di Cembra è quella delle piramidi di terra di Segonzano: i “òmeni de Segonzàn” come popolarmente e con tono familiare e umano vengono chiamate in valle. Sono quattro gruppi di piramidi (alte fino a 20 metri) risultanti da un fatto erosivo: portano in testa una grande pietra e sono considerate le più belle del mondo.
Fra le poche opere d’arte una emerge per squisita eleganza: è la chiesa di San Pietro, a Cembra, del 1100. Ha uno slanciato campanile a trifore sormontate da quadriforme romaniche e all’interno è pressoché completamente affrescata. Solo il dipinto del Giudizio Universale sulla parete di nord ha un riferimento preciso: a Valentino Rovisi.
Piramidi di Segonzano (foto Marco Vanzo www.panoramio.com)
Specchi di acqua immersi nella natura, sono ottimi luoghi per meditazioni solitarie o per allegre scampagnate familiari.
Il lago di Lases (0,7 km di lunghezza e 0,22 di larghezza; 629 m s.l.m.) si trova nei pressi dell’omonimo abitato. Le sue acque fresche e cristalline ospitano una ricca fauna ittica. E’ molto apprezzato da turisti e bagnanti.
Quello di Santa Colomba si trova a 926 m s.l.m., alle pendici del Monte Calisio. Ricco di pesci, ha acque di color verde smeraldo grazie ai boschi che lo circondano. Nei dintorni numerose sono le escursioni praticabili in mountain bike o a piedi.
Il Lago Santo, di origine glaciale, si trova a pochi chilometri da Cembra, a 1195 m s.l.m. Tipico lago alpino circondato da conifere, è molto apprezzato da pescatori e bagnanti.
Il primo documento scritto in cui si cita il Castello di Segonzano risale al 1216. Dal XIV secolo agli inizi del XVI il castello è appartenuto ai Rottemburg, ai Lichtenstein, al Vescovo di Trento Bernardo Clesio (nel 1533) per arrivare nel 1535 al barone Giovanni Battista a Prato, i cui discendenti sono gli attuali proprietari. Nel 1796 il castello fu incendiato e saccheggiato dalle truppe napoleoniche. Oggi i ruderi del castello sorgono a guardia del passaggio naturale fra le due sponde dell’Avisio.
La strada si snoda lungo il percorso del torrente Avisio, in un territorio dove la viticoltura, imposta con la forza dall’uomo alla natura aspra della valle, si è realizzata attraverso i terrazzamenti che rendono il paesaggio davvero indimenticabile. Il vitigno principe è il bianco Müller-Thurgau, che ha trovato in questa zona il suo habitat naturale dando vita a vini di grande qualità. Saperi secolari, vinacce aromatiche e acque pure sono alla base di un’altra produzione significativa, la grappa, cui si aggiunge la coltivazione dei piccoli.
Cembra ospita ogni anno a luglio la rassegna del Müller-Thurgau, diventata un appuntamento di rilevanza internazionale per gli amanti di questo vino bianco nato dall’incrocio fra Sylvaner e Riesling. Un centinaio di produttori da tutto il mondo portano qui i propri vini migliori, per cinque gionate dedicate alle degustazioni e agli assaggi di prodotti tipici. A fine settembre, in occasione della vendemmia, si festeggia con un’imponente sfilata di carri allegorici vendemmiali, distribuzione di una schiava e vino, percorsi eno-gastronomici e culturali nelle vie del centro di Cembra.
Vigneti in Val di Cembra