Queste due suggestive valli del Trentino nord-occidentale sono due laterali della Val di Sole. Immerse nel verde che i numerosi corsi d’acqua favoriscono, sono coronate dal bianco dei ghiacciai dell’Ortles_Cevedale che incappucciano perennemente le cime più elevate. Oltre che per le loro bellezze naturali, la valle di Peio e quella di Rabbi trovano poi fortuna nelle acque minerali che sono tra le più note dell’arco alpino.
Sull’allineamento Cuciano-Fucine in Val di Sole si apre questa valle di tutto sapore alpestre, dapprima racchiusa fra erti prati con i vecchi insediamenti di Com’asine – già noto per l’attività mineraria -, di Celentino – caratteristiche le sue case -, di Celledizzo – con la Via Crucis di Giuseppe Craffonara nell’arcipretale e gli affreschi nella cappella i Sant’Antonio attribuiti al Baschenis – per trovare maggiore ampiezza là dove si fondono i due rami dell’alto Noce. In questo slargo sorge Cogolo, la sede del Comune. Da qui, mentre per la Valle de La Mare si raggiunge la spettacolare zona della testata con il Lago Lungo e il Lago delle Marmotte, proseguendo sulla sinistra, per la Val del Monte, si va a Peio Fonti, importante stazione turistica sorta in suggestiva conca ai piedi del Cevedale. Di alto valore curativo sono le acque che fuoriescono dalle fonti già note nel 1500: la Fonte Alpina, oligominerale leggerissima, la Antica Fonte, bicarbonato-acidula ferruginosa e la Nuova Fonte, bicarbonato-alcalina carbonica, apprezzate da secoli per l’azione salutare e stimolante, l’efficace sulla pelle, sulle vie urinarie, sull’apparato respiratorio e sul sistema muscolo-scheletrico; le loro proprietà vaso-attive garantiscono il riequilibrio del flusso circolatorio periferico e la normalizzazione dell’irrorazione tessutale. I bagni carbo-gassosi, i percorsi d’acqua, gli idromassaggi, le cure inalatorie, le diverse tecniche di massaggi, i trattamenti di bellezza sono gli ingredienti dei programmi, costruiti sulle singole esigenze, per il recupero psico-fisico.
Le Terme di Pejo sono oggi dotate di un attrezzato centro benessere all’interno del quale si trovano l’area delle piscine, l’area fitness e l’area saune con bagni di vapore, solarium ed idromassaggi.
Le acque vengono anche imbottigliate per uso da tavola.
A dominio della valle, raccolto sulle pendici del Viòz, c’è il più alto villaggio del Trentino: Peio (1584 metri) che alla valle dà il nome. Già abitato da popolazioni galliche, ha un’antica parrocchiale con fastosi altari intagliati in legno.
Oggi Peio è una stazione turistica invernale ed estiva inserita nel Parco Nazionale dello Stelvio, ambito territoriale faunistico e floristico di eccezionale valore.
Da qui sono possibili passeggiate, gite ed escursioni nella Val del Monte (al lago artificiale di Pian Palù), a Malga Mare, sul Cevedale, sul Palon de La Mare, sul Monte Viòz, dove è stata eretta la chiesetta più alta d’Europa.
Rifugio "Mantova" al Vioz - m. 3535
Gelosamente conservata nel suo stato originario, la Valle di Rabbi costituisce uno dei rari angoli ancora non aggrediti dal cemento. E’ un ambiente tipicamente alpino determinato dai ghiacciai e dalle giogaie di monti che ne chiudono l’orizzonte, dalle abetine, dai lariceti, dalle tremule betulle, dai ruscelli che vanno ad ingrossare il Rabbies e ingentilita dall’opera di una popolazione che con pazienza e tanto gusto è andata apprestandosi delle abitazioni deliziose, nelle quali il legno predomina sulla muratura. Nessun’altra valle ha una popolazione di baite e di compendi edilizi come la valle di Rabbi. Sono elementi di una squisita scenografia in un ambiente a forte caratterizzazione alpestre.
Anche questa valle offre assieme colla sua quiete una vasta possibilità di escursioni (all’Alpe di Sternai e al Passo Cercen), abbondante pesca (trote e salmerini) e una ottima acqua alcalino-litico-ferrugginosa, leggerissima, satura di acido carbonico, frizzante e acidula per la presenza del ferro. E’ indicata nella terapia delle atonie gastro-intestinali, delle malattie epatico-biliari, delle nefriti, dell’uricemia, delle malattie dei bambini e nelle convalescenze. Anche qui alle Terme è stato affiancato un moderno Centro benessere, dove si trovano una moderna vasca rigenerante, un settore dedicato alla Kneipp - terapia ed agli impacchi di torbe e di erbe.
Per la massima parte il suo territorio (come quello di Peio) ricade nel Parco Nazionale dello Stelvio, area protetta tra le più importanti in Europa, istituito nel 1935 a cavallo tra Trentino-Alto Adige e Lombardia.
I nuclei abitati che si incontrano provenendo dalla Valle di Sole sono quelli di Pracorno, di San Bernardo (sede del Comune), di Rabbi-Terme (qui si trova l’antica e la nuova fonte) e, in alto, quello di Piazzola. Attorno a questi una folla di “masi” completano il fatto insediativi e quello paesaggistico.
La sua colonizzazione iniziò tra XI e XII secolo, ad opera dei contadini che abitavano i paesi di Malé e dintorni, in val di Sole. Via via gli insediamenti stagionali legati alla transumanza e allo sfruttamento boschivo si fecero più stabili, fino ad un vero e proprio boom demografico documentato alla metà del XV secolo. La chiesa di San Bernardo risale al 1513 e testimonia che allora la valle era ormai ben popolata. Dal punto di vista istituzionale, fin dal ‘400 la valle fu soggetta alla giurisdizione feudale della famiglia Thun, protrattasi fino al 1800, quando nacque il “Corpo Civico di Rabbi”. Numerosi furono i disastri naturali che nei secoli colpirono la valle, prima fra tutti l’inondazione del 1789, che spazzò via, oltre a molte case, ponti, mulini e segherie.
Masi in Val di Rabbi (foto www.mtbvaldisole2008.it)